Si va da tempo affermando un nuovo modo di fare impresa nella società moderna orientato alla sostenibilità per il soddisfacimento dei bisogni ed interessi degli stakeholder, interni ed esterni all'azienda, la salvaguardia dei diritti delle generazioni future e l’integrità delle immense ricchezze del patrimonio ambientale.
La creazione di valore allargato in azienda rappresenta, certamente, il pilastro fondante del futuro agire per le imprese che vogliono abbandonare la visione tradizionale di profittabilità basata esclusivamente sul risultato economico ed abbracciare una visione più ampia che valorizzi il ruolo svolto dall’imprenditore per il miglioramento del benessere della comunità e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente.
Per far fronte a questo mutamento profondo nelle aspettative della società nei confronti delle imprese, quest’ultime hanno iniziato a rendicontare volontariamente il loro operato secondo la direttrice della sostenibilità nei report annuali di CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY per adottare una politica aziendale in grado di armonizzare gli obiettivi economici, con quelli etici, sociali e ambientali.
A ben vedere la crescente adozione da parte delle imprese di un approccio di corporate social responsibility non deriva tanto da costrizioni normative, quanto dalla consapevolezza che, solo monitorando e rispondendo alle aspettative economiche, ambientali e sociali di tutti gli stakeholder, esse saranno in grado di cogliere l’obiettivo di conseguire attualmente un vantaggio competitivo e massimizzare gli utili di lungo periodo.
Lo Studio Paola Coppola, con l'apporto di esperti qualificati, è in grado di affiancare le imprese nel percorso di predisposizione ed implementazione dei report annuali di Corporate Social Responsibility per la rendicontazione dei risultati raggiunti in riferimento agli obiettivi programmati che ruotano intorno alle tematiche E.S.G. (Enviromental, Social, Governance), confrontandoli con gli obiettivi dell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030 SDGs) per arrivare alla misurazione del Valore Aggiunto Globale creato dall’impresa nel corso dell’esercizio e la sua ripartizione fra i portatori di interessi.
La riclassificazione dei dati contabili rappresenta il punto di contatto del report sociale con il Bilancio di Esercizio per rendere possibile la ‘‘disclosure’’ nella comunicazione sui risultati aziendali non solo delle informazioni economico-finanziarie, ma delle loro ricadute sulla dimensione economica (occupazione, sviluppo e ricchezza), sociale (coesione e senso di appartenenza delle comunità) e ambientale (impatto sullo sviluppo sostenibile) a vantaggio dei diversi stakeholder e, tra questi, di quelli che concorrono in modo più diretto alla generazione della ricchezza partecipando, quindi, attivamente alla sua distribuzione.